Come fare un'app per Android, iOS e Windows: software e strumenti utili per principianti ed esperti
Fare un'app per i moderni sistemi operativi purtroppo non è un'operazione alla portata di tutti, c'è bisogno di avere alle spalle buone conoscenze di diversi linguaggi di programmazione a seconda della piattaforma su cui si vuole lavorare, e per raggiungere un buon risultato finale bisogna passare attraverso mille tentativi ed esperimenti. Per fortuna però il mondo dei software è pieno di utility che ci vengono in aiuto anche quando non siamo esperti programmatori, ma vogliamo lo stesso veder realizzata la nostra idea di app con il nostro lavoro. Ecco come fare una app quando si è principianti, e non si ha voglia o tempo di mettersi a studiare i linguaggi di programmazione.
Come fare una app per Android: MIT App Inventor
Se scegliamo di lavorare su Android, la piattaforma più diffusa e popolare nei sistemi mobili, il linguaggio con cui opereremo è un "surrogato" di Java. Il software che ci viene in aiuto per Android è MIT App Inventor (QUI il link per il download per Win, iOS e Linux), ma ovviamente se non abbiamo intenzione di studiare dobbiamo scendere a compromessi ed affrontare qualche limitazione.
Dopo aver installato MIT App Inventor è necessario accedere al sito web del servizio per collegare il proprio account Google secondo istruzioni a schermo, e procedere con la programmazione dell'app. Sulla stessa pagina, cliccando sul pulsante "New" avvieremo l'editor di app Android, dove potremo inserire tutti gli elementi multimediali che desideriamo (immagini, video, testi pulsanti…) da riordinare poi nella sezione "Screen Arrangement".
Selezionando ogni singolo elemento inserito apparirà sulla desta un'apposita barra con pulsanti dedicati alla personalizzazione, attraverso cui potremo definire nomi, dimensioni o caratteri a seconda della tipologia dell'elemento multimediale inserito. Ad ogni oggetto si può associare un'azione aprendo la sezione "Blocks Editor", scegliendo tra le opzioni disponibili.
È prima di tutto un lavoro creativo, quindi dare indicazioni su quali elementi inserire è pressoché impossibile: via libera alla sperimentazione. Certo le limitazioni imposte da MIT App Inventor sono molteplici, ma quantomeno riusciremo a realizzare la nostra idea anche senza avere nozioni di programmazione.
Per diffondere la nostra app appena creata dobbiamo proseguire aprendo un http://appinventor.mit.edu/explore/, ma attenzione perché l'operazione non è gratuita. Contestualmente all'apertura del profilo, Google ci chiederà 25$ da versare una tantum. Se invece vogliamo distribuirla a pagamento dovremo iscriverci anche su Google Wallet aprendo un profilo venditore.
A questo punto siamo pronti ad immettere sul Play Store la nostra applicazione per Android, che dovrà essere corredata da screenshot, icona e descrizione.
Come fare un'app per iPhone in Swift e Objective-C
Realizzare un'app per iPhone, al contrario di quelle per Android, necessita di avere un computer marchiato Apple. Il linguaggio su cui si basano le nuove app per i sistemi Apple è lo Swift, creato appositamente per l'ecosistema mobile della mela che sta progressivamente rimpiazzando il vecchio Objective-C, standard unico utilizzato per iOS fino all'estate del 2014 ma comunque ancora esistente. Quest'ultimo, Objective-C, per quanto obsoleto e in fase di abbandono, viene in aiuto di chi ha già buona conoscenza dei linguaggi Java e C++, mentre lo Swift, più recente e attualmente in ascesa, richiede di essere studiato prima di avviarsi nella creazione di una app, ma resta comunque sostanzialmente intuitivo e relativamente facile da imparare.
Per fare un'app che funzioni su iPhone o iPad non ci sono valide alternative gratuite come MIT App Inventor, pertanto se non si è esperti l'impresa può rivelarsi ardua. Il software Xcode, disponibile su Mac App Store, viene impiegato sia per programmazioni in Swift che Objective-C, compatibile solo con MAC e OSX.
La pubblicazione online delle app per iPhone richiede un pagamento annuale pari a 99$, previa registrazione all'Apple Developer Program.
Come fare una App per Windows
Con il lancio del nuovo Windows 10, che promette di cambiare completamente l'identità di Windows trasformandolo in ecosistema multipiattaforma, progettare un'app per Windows è diventato più stimolante che in passato vista l'unificazione del sistema operativo per Pc e device mobili. Inoltre non è da sottovalutare la distribuzione gratuita di Windows 10 per i possessori di 7, 8 e 8.1 che si presume farà notevolmente aumentare l'utenza dell'OS, e dunque i potenziali utilizzatori della nostra applicazione.
Anche per Windows non esistono strumenti rapidi come MIT App Inventor, ma il sistema ha dalla sua il supporto a diversi linguaggi di programmazione, da Javascript, a Visualbasic, HTML5 e via dicendo. Inoltre per il sistema operativo di Microsoft è disponibile il potente strumento Visual Studio, disponibile a pagamento ma in prova gratuita per 90 giorni, compatibile con tutte le versioni recenti di Windows e dotato di strumenti intuitivi in grado di supportare efficacemente lo sviluppatore. Inoltre per Visual Studio sono disponibili numerose guide online, anche per i principianti.
Microsoft mette poi a disposizione lo strumento online Windows App Studio, anche questo supportato da molteplici guide distribuite dalla stessa Microsoft.
Purtroppo fare un'app per Windows se si è principianti, e se non si conosce nessun linguaggio di programmazione, non è alla portata di tutti, ma il sistema operativo resta da non sottovalutare alla luce delle potenzialità di Windows 10.
Pubblicare un app per Windows sullo Store ha costi differenti a seconda del profilo sviluppatore; per i privati il costo una tantum all'iscrizione del profilo sul Windows Store è di 14€. Chi invece si iscrive con un profilo aziendale pagherà 75€, sempre in un'unica volta.