Come non pagare il canone RAI legalmente
Quanti di voi, ogni anno, all'arrivo del mese di Gennaio, pensano se esiste un modo legale per non pagare il famoso canone RAI? Di sicuro in parecchi. Ebbene, oggi vi spieghiamo come sia possibile ottenere l'esenzione da questa tassa, perché di tassa si tratta e non è relativa alla visione delle reti della TV di Stato, bensì al possesso di un apparecchio preposto alla ricezione di trasmissioni radiotelevisive.
L'ammontare del canone, anche per quest'anno, non ha subito aumenti ed è stato di 113,50 euro, pagabili in tranche trimestrali o semestrali. Di solito, il calendario stabilito per la corresponsione del tributo è il seguente:
- scadenza al 31 gennaio se si opta per il pagamento annuale;
- scadenze al 31 gennaio e 31 luglio se si sceglie il pagamento semestrale;
- scadenze al 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre, nel caso di pagamento in quattro rate.
Il canone deve essere corrisposto una sola volta, anche se il titolare possiede più televisori, magari dislocati in due abitazioni diverse di proprietà. Sebbene il governo abbia vociferato l'intenzione di accorpare l'importo alla bolletta energetica, per il momento la proposta si è risolta in un nulla di fatto, quindi la situazione è rimasta invariata. Forse, qualcosa potrebbe cambiare nel 2016.
Il canone RAI essendo una tassa deve essere pagata e il non farlo rende il soggetto un evasore fiscale. Se, poi, la somma dovuta non viene versata entro la data di scadenza, scatta la mora. Nel caso il saldo venga fatto trenta giorni dopo, la sanzione prevista è di 4,47 euro. Se si va oltre il mese di ritardo, la sanzione sale a 8,94 euro. In ogni caso, l'importo totale comprensivo di mora non può oltrepassare i 619 euro.
Come ci si può, dunque, liberare da quest'ennesimo tributo statale?
Prima di tutto, ci sono delle categorie di persone che sono per legge esenti dal canone. Ci riferiamo, nello specifico, ai militari delle Forze Armate, ai cittadini stranieri facenti parte della Nato, agli agenti diplomatici e consolari, ai rivenditori e ai riparatori di apparecchiature radiotelevisive. A questi soggetti, vanno aggiunti gli anziani al di sopra dei 75 anni di età ma, attenzione, devono avere un reddito annuale di massimo 6.713,98 euro.
Per tutte le altre persone, in teoria, il canone va corrisposto nei termini previsti e nell'importo deciso dal governo. Tuttavia, si può sfuggire ad esso seguendo una via assolutamente legale.
Ovvero, è sufficiente dare la disdetta.
Scendendo nel dettaglio, dare la disdetta significa rinunciare all'utilizzo della televisione. Potreste anche essere cittadini che non la guardano di proposito e per i quali questa operazione è legittima e indolore. Se si fa tale scelta, si può decidere di disfarsi dell'apparecchio rivendendolo a terzi oppure rottamandolo. Il certificato di rottamazione o di vendita dovrà essere inviato tramite raccomandata all'Agenzia delle entrate insieme alla domanda di disdetta (scaricabile dal sito della RAI) e alla copia del vaglia effettuato per il pagamento di 5,16 euro previsto per l'ottemperanza della richiesta. La causale è "Cessazione abbonamento, n°…"
Un'alternativa è richiedere il suggellamento del televisore.
Esso consiste nel compilare e spedire la richiesta di cessazione dell'abbonamento per suggellamento e una volta inoltrata e accettata, si dovrebbero aspettare i funzionari RAI nella propria abitazione.Questi ultimi metterebbero un sigillo all'apparecchio. Va detto, tuttavia, che tale procedura non arriva mai alla fine, ovvero a concretizzarsi nell'arrivo degli addetti, in quanto l'erario incassando comunque una minima parte del canone, preferisce di norma evitare l'operazione di suggellamento che richiederebbe un certo costo. A quanto sappiamo, ci sono persone che hanno fatto domanda da oltre dieci anni e che ad oggi continuano ad utilizzare il televisore gratuitamente.
La domanda di cessazione dell'abbonamento prevede sempre il pagamento di 5,16 euro da effettuarsi tramite vaglia postale, intestato all'Agenzia delle entrate (Agenzia delle entrate, ufficio Torino 1, Sat sportello abbonamenti TV, casella postale 22, 10121 Torino) con la causale "Cessazione abbonamento, n°…". Dopodiché, occorre inviare il modulo di richiesta cessazione abbonamento compilato in ogni sua parte e firmato insieme alla copia del vaglia tramite raccomandata con ricevuta di ritorno allo stesso indirizzo sopracitato. Il modulo è scaricabile dal sito RAI.
A titolo esemplificativo, gli apparecchi radiotelevisivi sottoposti al pagamento del canone RAI, sono:
- Ricevitori TV fissi e portatili;
- Ricevitori radio fissi e portatili;
- Chiavetta USB dotata di sintonizzatore radio/TV;
- Videoregistratore dotato di sintonizzatore radio/TV;
- Decoder per la tv digitale terrestre.
Sono esclusi, invece, dalla tassa tutti quegli apparecchi che non sono predisposti alla ricezione e riproduzione di trasmissioni radiotelevisive. In proposito, si fa riferimento ai PC senza sintonizzatori TV, ai monitor per il computer, alle casse acustiche e ai videocitofoni.
Le modalità attraverso cui pagare il canone sono diverse. Lo si può fare tramite un semplice bollettino postale oppure ci si può recare nelle tabaccherie convenzionate (ad esempio, Lottomatica, Sisal-Equitalia centro). È anche possibile effettuare il versamento via internet con carta di credito o addebito bancario, via smartphone o tablet attraverso Conto Bancoposta, PostPay o carta di credito.
Fonti abbonamenti RAI businessonline
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