Come rimanere incinta: come aumentare le probabilità di avere un bambino

Dopo tanto tempo si è deciso di avere un figlio. Ci si impegna e si investono tante energie, ma questo progetto sembra non volersi realizzare. Cosa fare? Come aumentare e possibilità per restare incinta? Ecco qualche consiglio da seguire per migliorare le condizioni generali e restare incinta.

Arriva un momento nella vita di coppia in cui si desidera allargare la propria famiglia con un bel bambino. Tuttavia spesso non risulta così semplice restare incinta e il figlio desiderato tarda ad arrivare. Senza sostituirsi ai medici, è possibile offrire dei consigli affinché si cerchi di avere la situazione ottimale per realizzare questo enorme desiderio di maternità e paternità.  Il primo consiglio, tuttavia, che si dovrebbe dare è di non dimenticarsi mai della natura e dei suoi ritmi. Trovare il giusto partner per formare una famiglia è fondamentale, ma lo è altrettanto conoscere le leggi della natura, l'orologio biologico per poterci "fare i conti".  Ecco qualche suggerimento da tener presente quando si decide di voler un figlio.

Arriva il momento in cui si desidera avere un figlio e dover fare i conti con delle difficooltà

(Credit foto:wallup

NON ATTENDERE TROPPO PER UNA GRAVIDANZA

Il tempo è un fattore determinante. La fertilità femminile è indirettamente proporzionata all'avanzata degli anni, per cui la quantità degli ovuli diminuisce e con essa anche la qualità degli ovociti. Sebbene esistano casi in cui certe "regole" sono violate, normalmente per ogni ovulazione c'è una probabilità di restare incinta del 25% sui 25 anni, scende al 10% verso i 43 anni e si riduce al 5% sui 43 anni. Con il tempo, infatti, il patrimonio di ovuli diminuisce e la qualità degli ovociti peggiora, facendo aumentare anche la probabilità di abortire spontaneamente oltre all'insorgere di patologie cromosomiche.

PENSARE AL FUTURO EVITANO RAPPORTI NON PROTETTI

Essere responsabili fin da giovani è importante per chi desidera una futura gravidanza, per questo si esorta ad evitare o comunque limitare i rapporti sessuali promiscui e soprattutto non protetti fin dalla gioventù. Ci sono molti germi sessualmente trasmissibili come la clamidia e il micoplasma che nel tempo possono far nascere patologie tubariche e quindi problemi di fertilità.  

FARE CONTROLLI MEDICI ANNUALI

Fare annuali controlli medici, dall'andrologo lui e dal ginecologo lei, è  importante per determinare lo stato di salute del proprio apparato riproduttivo. Attraverso visite ed esami opportuni è possibile, ad esempio,  escludere  la presenza di fibromi o polipi,  diagnosticare in tempo un'endometriosi (spesso asintomatica che può rendere infertili se sottovalutata).  
Lo stesso discorso vale per l'uomo, anche lui soggetto a specifici disturbi come il varicocele, una patologia in grado di  ostacolare la spermatogenesi causa a volte di infertilità.

Se si desidera avere dei figli è bene tenere presente l'orologio biologico e cercare di stare in salute

(Credit foto: Wallpapername, fotografo: Andrejs Zavadskis)             

CONTROLLARE L'ALIMENTAZIONE

L'alimentazione è un aspetto da non sottovalutare.  L'alimentazione coinvolge e influenza in maniera preponderante la nostra vita.  Uno studio italiano fatto recentemente ha di mostrato che esiste una correlazione tra la produzione di buoni ovociti durante il ciclo FIVET e le vitamine come la E e la C. Una buona dieta è fatta di frutta, verdura, cereali, olio extravergine d'oliva, pochi grassi saturi (ad esempio burro e strutto). Gli antiossidanti, soprattutto la vitamina E, riducendo i radicali liberi offrono uno stato di benessere generale all'organismo.  In questo modo è preservato anche lo "stato di salute" delle ovaie , il funzionamento degli ovociti e la protezione delle membrane dello sperma.

Sempre nell'ambito nutrizionale, uno studio condotto dalla Columbia University mostra come il 6% delle donne con problemi di fertilità siano celiache. Il glutine quindi, potrebbe essere la causa della formazione di anticorpi che bloccano la crescita della placenta.  

D'altra parte si deve stare attenti anche alle diete. Quelle ipocaloriche fanno da un lato perdere peso, ma dall'altro possono influenzare negativamente il ciclo ormonale. Se si vogliono avere le condizioni ottimali per restare incinta  è meglio smettere ogni tipo di dieta qualche mese prima. Stesso discorso per il caffè.

EVITARE L'ALCOOL E PRESTARE ATTENZIONE ALLE BEVANDE GASSATE

L'alcool interferisce nella "salute" degli organi riproduttivi femminili e maschili, influenzando la produzione di gonadotropine, gli ormoni che svolgono un ruolo centrale nella crescita follicolare e di conseguenza nella produzione di ovociti. Essi, quindi, sono deputati al mantenimento delle ovaie e dei testicoli. Naturalmente, come per il fumo, dipende da quanto e da cosa si beve. Viene consigliato di non superare queste dosi: tre bicchieri per l'uomo , un bicchiere e mezzo per le donne.  Se si resta incinta, ovviamente, si raccomanda di eliminare del tutto il consumo di alcool per il bene del feto.   

Dalla Boston University arriva uno studio condotto da Lauren Wise secondo cui le donne che bevono più di 2 bicchieri di bibite gassate hanno un calo della fertilità del 16% rispetto a chi non ne fa uso.

Fumo ed alcool influenzano negativamente la fertilità

(credit foto:Whizzing Words

SMETTERE DI FUMARE

Tra i diversi danni provocati dal fumo può esservi il rischio di infertilità sia maschile che femminile. Le percentuali parlano chiaro: le fumatrici hanno il 60% in più di rischio di infertilità rispetto alle non fumatici. A questo si aggiunge il pericolo di una menopausa anticipata, l'aumento dei radicali liberi, la riduzione della motilità delle cellule cigliate delle tube, una produzione insufficiente di ormoni. Nell'uomo il rischio riguarda una riduzione della spermatogenesi e quindi una diminuzione della concentrazione di spermatozoi e della loro qualità.

FARE REGOLARE ATTIVITÀ FISICA  SENZA ESAGERARE

Fare costante e leggero esercizio fisico migliora la funzionalità ovarica. Sembra che i problemi di infertilità diminuiscano nelle donne sofferenti di policistosi ovarica o obese proprio attraverso l'attività fisica di tipo aerobico (camminata veloce, nuoto, corsa e simili), associata ad una corretta dieta. Tuttavia lo sport deve essere svolto con discrezione poiché  l'eccesso può essere addirittura dannoso, soprattutto nelle donne con costituzione  minuta. La riduzione eccessiva di tessuto adiposo può portare al blocco della produzione di GnRH, ormone che stimola la produzione di gonatropine, e quindi l'assenza di ovulazione.  Secondo uno studio condotto all'Università di  Boston,  la possibilità di concepire diminuisce del 42% nele donne che praticano  più di 4 ore di allenamenti rigorosi alla settimana. Nell'ambito maschile è il ciclismo a dover essere praticato con attenzione, poiché tante ore in bici potrebbe provocare una riduzione della funzionalità della prostata e della spermatogenesi.

D'altra parte anche l'eccessiva pigrizia incide sulla qualità dello sperma. Uno studio di Harvard mostra come una pigrizia esagerata  porta nell'uomo ad avere il 44% della conta spermatica, quindi una riduzione della concentrazione degli spermatozoi.

AVERE COSTANTE ESPOSIZIONE AL SOLE

L'esposizione al sole sembra avere effetti positivi nella fertilità. I raggi solari, infatti, agevolano l'assimilazione della vitamina D, utile alla regolazione dell'ovulazione e del testosterone.

Lo stress ha un impatto negativo sullo stato generale di salute di una donna che vuole restare incinta

(Credit foto: the mom in me, md

RIDURRE LO STRESS

Anche lo stress può contribuire a causare diversi fastidi. Sebbene non tutte le persone reagiscono allo stesso modo ed esistono diversi tipi di stress, determinate situazioni vissute da persone estremamente fragili e sensibili possono influenzare i cicli ovulatori: una aumento di catecolamine, adrenalina e cortisolo possono rendere irregolare la produzione di Gnrh e determinare un blocco delle mestruazioni.  

Il sonno può essere restauratore in tutti i sensi: secondo delle ricerche dormire risulta benefico per la fertilità  e nella fecondazione in vitro sembra aumentare le possibilità di successo.

Fattore di stress po' essere anche la stessa difficoltà a concepire: alcune donne riescono a restare incinta nel momento in cui non vivono più la preoccupazione del concepimento. Si consiglia, quindi, di vivere con più calma questo periodo.

Naturalmente lo stress può contribuire a rendere più difficile una gravidanza, ma non può essere additato come la causa. Se dopo un certo periodo di tentativi non si riesce a restare incinta, è bene affidarsi ad un bravo ginecologo per fare accertamenti più approfonditi.  

EVITARE AMBIENTI CON SOSTANZE TOSSICHE E CONDUTTORI DI CALORE

Anche la salubrità dell'ambiente può avere delle influenze sulla fertilità. Sostanze potenzialmente tossiche potrebbero ledere i testicoli e le cellule della spermatogenesi nell'uomo, mentre si potrebbe assistere ad un aumento dei radicali liberi e quindi  un rilevante danno cellulare con conseguenze sulla salute sia delle ovaie sia dei follicoli.  Si deve fare anche attenzione  ai telefonini e ai computer portatili, specie se tenuti in prossimità delle cosce e del pube. Un consulto medico in questi casi potrebbe essere chiarificatore.

Si deve prestare attenzione ai medicinali assunti se si vuole restare incinta. Consultare il medico è sempre consigliato

(Credit foto: my pregnancy expert)

FARE ATTENZIONE AI FARMACI

Anche i farmaci possono avere effetti negativi, soprattutto nel periodo dell'ovulazione. Alcuni analgesici e antinfiammatori non steroidi agiscono sugli ormoni prostaglandinici che influenzano la contrazione dell'utero.

VEDERE QUAL È IL PERIODO MIGLIORE PER FARE L'AMORE

Fare sesso tutti i giorni non aumenta la possibilità di rimanere incinta. È un mito, questo da sfatare. Al contrario, infatti, può essere controproducente. È importante invece farlo soprattutto nel periodo fertile della donna, che dovrebbe essere nei 6 giorni precedenti l'ovulazione. Per sapere qual è il momento sarebbe utile are un test che rilevi la presenza dell'ormone luteinizzante, cioè l' LH.

Fonti: Nostro figlio/ Al femminile


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Dott.ssa Silvia Pasquariello

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