Come si fa testamento: come fare un testamento legale pubblico, olografo e segreto

Il testamento era già in uso nella Magna Grecia prima del 6° secolo a.c. Nell'Antica Roma, era il padre a decidere quale dei suoi figli maschi avesse diritto di ereditare i beni di famiglia e a poter esercitare la potestà su di essa che, in parole povere, significa che era designato a continuare a decidere le sorti dei familiari e a scegliere come amministrare i beni di proprietà.

Sono molte le persone che, spesso per una forma scaramantica, preferiscono non parlare mai della propria morte e dell'eventualità di preparare il testamento. Altre pensano invece l'esatto contrario: pensare in tempo utile la decisione relativa all'assegnazione dei nostri beni dopo la morte, protrarrebbe l'esistenza in vita.

Qualsiasi sia la vostra ottica sul tema, è bene sapere cosa sia e come si scriva a norma di Legge quel documento che contiene quelle che sono le nostre "ultime volontà".

Il testamento ha origini antiche

Alcuni brevi cenni storici. Il testamento era già in uso nella Magna Grecia prima del 6° secolo a.c. Nell'Antica Roma, era il padre a decidere quale dei suoi figli maschi avesse diritto di ereditare i beni di famiglia e a poter esercitare la potestà su di essa che, in parole povere, significa che era designato a continuare a decidere le sorti dei familiari e a scegliere come amministrare i beni di proprietà.

Il testamento olografo non necessita della presenza del Notaio...

L'umanità quindi, ha sentito presto l'esigenza di trasmettere per iscritto le proprie volontà da seguire dopo la dipartita. Probabilmente, osservando ciò che accadeva alla morte del capo famiglia, con comportamenti spesso dissennati che portavano alla perdita di ricchezze e in certi casi, di potere, si è pensato di imporre in qualche modo i propri voleri, in maniera da garantire in qualche modo, il proseguimento della stirpe e il mantenimento delle ricchezze.

Ai giorni nostri, malgrado se ne parli poco, sono molte le persone che decidono di mettere per iscritto le volontà da seguire dopo la nostra morte. Generalmente, si tratta di decidere a chi vanno determinati beni, siano essi immobili o rappresentati da beni mobili o da azioni e obbligazioni.

Testamento pubblico, testamento olografo e testamento segreto

Per scrivere il testamento, esistono tre possibilità: recarsi da un Notaio, nel qual caso si parlerà di testamento pubblico, oppure scriverlo "di proprio pugno", termine che indica la scrittura a mano del documento. In questo caso, stiamo parlando del testamento olografo. La terza formula è quella del testamento segreto.

Se decidiamo di realizzare un testamento pubblico, dovremo recarci presso un Notaio con due testimoni. La persona che decide le proprie volontà alla sua morte, le detterà al Notaio in presenza dei testimoni. Una volta redatto il documento, il Notaio lo leggerà ad alta voce e poi verranno apposte le firme del testatore, dei due testimoni e del Notaio che renderà così ufficiale il testamento.

Questa scelta viene fatta normalmente quando si è proprietari di molte unità immobiliari e anche di un'ingente somma di denaro. Realizzare un testamento ufficializzato da un Notaio, rende meno possibile che alla morte della persona si possa contravvenire alle sue volontà.

Il testamento olografo deve essere scritto a penna dal testatore

Se si decide di fare da sé, la scelta cadrà sul testamento olografo. La sua stesura non è difficile ma è necessario seguire alcune regole se non si vuole rischiare che perda efficacia e non sia a norma di Legge, vanificando quindi la possibilità che venga applicato.

Olografo significa scritto a mano di pugno del testatore

Come ogni documento ufficiale, anche questo deve osservare determinati requisiti, che sono:

  • Il testamento olografo deve essere scritto a mano dal testatore. Non sono ammessi testamenti scritti con la macchina per scrivere o con il PC. Non è ammesso nemmeno che venga scritto a mano da un'altra persona.
  • Deve essere scritta chiaramente la data - comprensiva di giorno, mese ed anno – in cui il documento viene scritto
  • Gli eredi vanno indicati scrivendo chiaramente il loro nome e cognome e anche, il rapporto di parentela. Possono anche essere scritte formule più generiche nel caso in cui l'erede sia un figlio unico o l'unico fratello maschio. Scrivere quindi "Lascio al mio unico figlio"…Oppure "al mio unico fratello" possono essere considerate forme ammissibili. Per non correre rischi, è meglio scrivere nome e cognome dei singoli eredi.
  • La firma del testatore

Non occorre altro. Non occorrono testimoni. Non occorre spendere soldi.

L'importante è scrivere chiaramente a chi e cosa s'intende lasciare dopo la propria morte, senza utilizzare formule specifiche. Più il testamento olografo sarà chiaro, meglio sarà. Non bisogna dimenticare semmai, all'inizio, di scrivere la formula "Io sottoscritto/a (nome e cognome) nato/a (luogo di nascita) il (data di nascita)".

Se si cambia idea, si può riscrivere un nuovo testamento, strappando quello scritto in precedenza.

Il testamento segreto

E' indubbio che il testamento olografo possa portare a dubbi e tentativi di non rispettare le ultime volontà del defunto, in quanto a volte i parenti o i soggetti assegnatari di una parte dei beni, lo impugnino – termine che significa che non ne accettano il contenuto e decidono di instaurare un giudizio in tribunale – tentando così di far valere le proprie ragioni.

Se non si vogliono correre pericoli di questo genere, si può far registrare da un notaio, sempre alla presenza di due testimoni, il testamento olografo, che diverrà così un testamento segreto in quanto il Notaio ha l'obbligo di non diffondere alcuna informazione sull'esistenza del documento, e verrà da lui conservato fino al momento della morte del testatore.

Emilia Urso Anfuso - Giornalista

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